Rapporto Freedom House 2013: in Italia il web è libero
L’Ong Freedom House ha pubblicato come ogni anno il Rapporto sulla libertà del web nel mondo. In una scala da 0 (più libero) a 100 (meno libero) all’Italia viene assegnato un punteggio di 23 che ci pone al 9° posto della speciale classifica con il giudizio ‘Free’. L’Italia si colloca quindi prima dell’Inghilterra e subito dopo Paesi, nell’ordine, come Islanda, Estonia, Germania, Stati Uniti, Australia, Francia, Giappone e Ungheria.
Questi le chiavi dello sviluppo individuati da Freedom House:
- Nonostante limitati progressi, l’Italia continua a rimanere dietro agli altri paesi europei in termini di penetrazione di internet e diffusione della banda larga;
- La Corte di Cassazione recentemente ha dichiarato non applicabile ai blog una legge del 1948 riguardante la ‘stampa clandestina’. Ciò a contribuito ad allentare le paure sul temuto oscuramento dei blog per mancata registrazione presso le autorità competenti;
- I social network e i blog hanno contribuito al successo del neonato Movimento 5 Stelle alle elezioni parlamentari del febbraio 2013, durante le quali il movimento ha ricevuto più voti degli altri singoli partiti;
- Il Tribunale di Livorno ha recentemente dichiarato che insultare qualcuno su face book può essere considerato reato di diffamazione;
Freedom House elenca inoltre i principali limiti sui contenuti presenti in Italia:
- La possibilità di bloccare i siti web a causa di diffamazione o violazione del copyright;
- Piccole restrizioni riguardanti contenuti politici
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